Sarà in vendita dal 27 gennaio, assieme alla Gazzetta di Parma, il libro “120 anni di presenza Salesiana a Parma”, scritto da Giuseppe Mezzadri e Valentino Sani. Un volume nato non solo dalla volontà dei due autori, ma anche da un’esigenza di un’intera comunità, quella salesiana appunto, che dal 1888 opera nella nostra città. Proprio per questo il respiro del volume va oltre le mura del “San Benedetto” e della sua chiesa, grazie a radici ramificate in tutto il tessuto parmense. Il nostro giornale ha quindi accolto volentieri la proposta di Mezzadri e Sani di divulgare il libro nelle edicole (a euro 6,80 più il prezzo del quotidiano) col desiderio di far conoscere ancor meglio l’opera di San Giovanni Bosco ai suoi lettori.
L’azione apostolica di Don Bosco è nota a tanti, la ricordiamo in poche righe. Piemontese, classe 1815, venne proclamato Santo nel 1934 grazie anche alla sua testimonianza di fede che prendeva spunto dal modello di San Francesco di Sales. Da sempre vicino ai giovani, Don Bosco fu per loro padre e guida attraverso una religiosità autentica. Fondò i Salesiani ed è probabilmente il più famoso santo dell’epoca contemporanea.
Il lavoro dei due scrittori è stato lungo e complicato, dovendo rincorrere le numerose presenze salesiane nel nostro territorio, partendo proprio dalla città, da cui il titolo del libro. “Quando, alla fine del 2009, in una riunione del Consiglio degli exallievi dell’Istituto, con il direttore del Centro Salesiano, don Giuliano Giacomazzi e il presidente, Giuseppe mambriani, ci si è chiesti come dare visibilità all’anniversario – spiega Mezzadri - si è pensato al libro per rendere l’idea del grande lavoro svolto dai salesiani, di cosa abbia significato e significa”. “Dare cioè – sottolinea Sani - un contributo di conoscenza dell’attività educativa dei figli di don Bosco in questo lungo periodo”.
Un libro, dunque, che esprime anche riconoscenza e stima per persone che hanno rinunciato una vita tutta loro per mettersi a disposizione degli altri, in particolare dei giovani. Una stima estesa a chi ha speso e spende parte del tempo per la comunità: catechisti, allenatori e dirigenti sportivi, animatori del Grest. Per questo sono numerosi gli ospiti che firmano alcuni paragrafi del libro e a cui gli autori sono riconoscenti. Chi crede che il volume sia improntato solo sulla religiosità, sbaglia. Perché “San Benedetto” a Parma (e a Fidenza, Bosco di Corniglio, Montechiarugolo…) è anche, - verrebbe da scrivere soprattutto - momento di gioco, di sport, di vacanze. E poi personaggi curiosi e aneddoti divertenti.
La storia ripercorsa da Sani e Mezzadri ritrae tanti momenti legati alla fede, in tutti i suoi aspetti. La descrizione di personaggi famosi, una per tutti la visita a Parma di Madre Teresa di Calcutta. E poi le tante fotografie, in bianco e nero a colori, un percorso storico che non può non suscitare emozione e un po’ di malinconia.
Del resto, il valore dei due scrittori è noto. Valentino Sani, ex allievo salesiano, insegnate di Lettere e Storia al “Rondani”, collaboratore della Gazzetta, appassionato studioso di storia locale, è membro degli “Amici del 5 novembre” costituito dai missionari saveriani dopo la beatificazione del loro fondatore mons. Conforti. Mezzadri, ex dirigente d’azienda, appassionato ricercatore di storie e tradizioni parmigiane è coordinatore del “Lunario Parmigiano” di “Parma Nostra”, collaboratore della Gazzetta e di altri giornali della città, autore dei libri “Apén’na da biaser”, “Riz e Vérzi” e “Pärma e Brazil”. Oggi è presidente degli ex allievi dell’oratorio.
E se mai ce ne fosse stato bisogno, a dare un tocco di importanza in più al libro c’è la prefazione di don Francesco Cereda, consigliere per la formazione della Congregazione salesiana.
Quando don Bosco nel 1886 sognò lo sviluppo delle case salesiane sull’asse mondiale tra Sudamerica e Cina, racconta che la Madonna gli fece vedere dall’alto le città principali delle future missioni. Così ricorda: “Maria disse: Ora tira una sola linea da Pechino a Santiago, fanne un centro nel mezzo dell’Africa e avrai un’idea esatta di quanto debbono fare i salesiani”. Mezzadri e Sani, umilmente, hanno anch’essi tirato la loro linea e passa proprio vicino alla casa di tutti noi.
Gazzetta di Parma, mercoledì 26 gennaio 2011